La Regione Lombardia da anni sta lavorando per regolarizzare e normare il mondo delle fiere e delle sagre. Lo scorso anno ha emanato infatti una legge rivolta a questo settore. Stiamo parlando della legge regionale 29/04/2016 n.10 (clicca qui). L’assessore regionale Mauro Parolini durante l’intervento in consiglio regionale per l’approvazione della norma ha ben sintetizzato lo spirito che sta alla base di questa legge:” …per questo abbiamo predisposto un ampio e organico aggiornamento normativo, che tiene conto delle nuove sfide e dei cambiamenti imposti dal contesto economico e che va ad affrontare questioni aperte in modo da dare ai Comuni gli strumenti più appropriati e flessibili per ritrovare il giusto equilibrio fra il rispetto delle tradizioni e la tutela delle attività commerciali esistenti sul territorio. È il caso delle sagre, che sono una risorsa religiosa, sociale, culturale ed enogastronomica e svolgono un ruolo importante anche per la promozione turistica del territorio, ma che in alcune occasioni si sono trasformate in una sorta di escamotage per realizzare attività commerciali fuori dalle regole o per eludere gli obblighi a cui il commercio in sede fissa e ambulante è soggetto”.
Si capisce benissimo da questo intervento che la norma è stata pensata per regolarizzare ed esaltare le sagre storiche che hanno nel terriotirio, negli usi e costumi le loro radici più profonde andando a “scovare” le manifestazioni mascherate da feste popolari ma che in sostanza sono vere e proprie attività commerciali. L’articolo 16, nella lettera f da proprio una definizione ben precisa di sagra: ogni manifestazione temporanea comunque denominata, finalizzata alla promozione, alla socialità e all’aggregazione comunitaria in cui sia presente l’attività di somministrazione di alimenti e bevande in via temporanea, accessoria e non esclusiva, indicata nel calendario regionale delle fiere e delle sagre di cui alla lettera h).
Leggendo con attenzione la definizione si intusice che verrà anche stilato un calendario regionale ufficiale delle sagre. Calendario che ogni comune dovrà preparare e successivamente inviare alla Regione Lombardia che provvederà poi alla messa on line sul proprio sito web. Tutti i comuni saranno quindi chiamati a preparare un elenco delle sagre attivando una procedura ben precisa per la gestione di queste attività. L’articolo 18 ter di questa norma è altresi preciso specificando che ogni comune dovrà dotarsi di un regolamento delle sagre. Ogni organizzatore di sagre dovrà quindi confrontarsi con la propria amministrazione comunale sulla base di questo regolamento e presentare la domanda di inserimento a calendario.
Come sicuramente potete intuire ogni organizzatore di sagre sarà chiamato a gestire anche questa incombenza burocatica non indifferente, alquanto delicata e indispensabile. Il tutto, a parer mio, dipenderà poi dai singoli comuni. Un suggerimento che mi permetto quindi di dare è proprio questo: essendo il primo “attore” di questa norma cosi importante per la gestione delle nostre sagre interfacciatevi con il vostro comune. Verificate che l’amministrazione locale abbia già stilato il regolamento comunale che regola queste manifestazioni e chiedete quali sono le procedure operative per l’iscrizione della vostra manifestazione in tale elenco. Dopo di che sarà la stessa amministrazione locale che provvederà a comunicare alla Regione Lombardia il calendario delle sagre presenti sul terriotorio.
Per aiutarvi ulteriormente nel capire ed approfondire questa norma vi suggerisco di scaricare e leggere questo documento (ben fatto) che l’ufficio SUAP della Comunità dei Laghi Bergamaschi ha presentato in un incontro pubblico proprio rivolto agli organizzatori di sagre della zona. E’ un file PDF davvero interessante che vale assolutamente la pena di leggere: Manuale Suap Sagre Feste.